Dei tre eroi della nostra storia – di quella storia che più vado avanti, più mi sembra difficile raccontare – Adriano Novi Lena è ovviamente quello di cui so meno. Era nato a Savona – città della madre Maddalena Fracchia, che morì assai presto: di lei ho solo il nome in un appunto di zio Adriano – ma suo padre era toscano: Giuseppe Novi era nato a Pisa da Simone Pietro Novi e Carolina Lena.
Anche su Simone Pietro Novi so poco. Anzi, quello che so è contenuto in un manifesto originale dell’epoca, che zio Adriano fece incorniciare. Originale, potete vederlo da soli, anche perché scritto in tanti caratteri: ogni riga è composta in un carattere (e spesso anche un corpo) diverso. La foto non è perfetta (ringrazio comunque Maria e Dino per avermela mandata) ma, se l’ingrandite, il testo si legge abbastanza bene.
Onorate
Simone Pietro Novi
Un dì agricoltore e poi soldato
cittadino sempre.
dai gradi umilissimi della milizia
salì ai supremi.
Sergente appena, meritò la croce della Legion d’onore
né sola questa egli ebbe
ma non si rammentano le altre.
Nacque a M.Calvoli il 16 Xbre 1789
morì settantanovenne a Livorno
lasciando
eredità di virtù da lodare
esempi buoni a seguire.
Onorate la memoria del colonnello Novi
cittadino e soldato.
Un personaggio, non c’è che dire, in quella Livorno che, conquistata da Napoleone nel 1795, rimase legata alla Francia fino al 1814. Deve essere stato allora, verso la fine di quel periodo, che il giovane sergente della milizia livornese Simone Pietro Novi (nato a Montecalvoli, nell’entroterra pisano) si guadagnò con qualche gesto di rilievo la Legion d’onore, l’onorificenza istituita nel 1802 dallo stesso Bonaparte, allora primo console della repubblica francese. Quella milizia di cui alla fine, sembra di capire, divenne comandante, prima di spegnersi, nel 1868 o nel 1869, in una Livorno ormai italiana.
Io credo che il suo esempio avrà contato – e probabilmente non poco – nella decisione del nipote (che non lo conobbe mai) di partire “volontario di guerra” e soldato semplice nel 1915. Probabilmente fu il suo modo di onorare il colonnello Novi.