In una lettera a zio Adriano, Palmira Salvi (figlia della sorella di mio nonno Enrico, Corinna) scrive dei cugini Galantini (“figli di un fratello di nonno Luigi di cui non ricordo il nome”) e allega alcune foto, dicendo anche che “questi Galantini hanno anch’essi una loro tomba al Pincetto Vecchio, ma lontana dalla nostra”.
Il primo di cui parla Palmira è mio omonimo. “Enrico Galantini, banchiere, viveva a Genova, aveva una villa a Torriglia, sposò un’inglese, non ebbe figli”. Poi parla di suo fratello Giovanni, “morì giovane, celibe” ed “era buonissimo come il fratello Enrico”. “L’altro fratello Edmondo (“non ho la foto” scrive Palmira) era impiegato a un ministero, affettuoso marito e padre. La moglie Teresa morì giovane ma ebbero quattro figli: Ginevra, morta quest’anno (Palmira scrive alla fine degli anni 70); Giovanna, professoressa, vive a Genova con una figlia; Gabriella, sposata con figli, vive a Roma; Enrico, morto giovane, sposò, credo, una slava (in tempo di guerra) ebbe due figlie viventi”.
Resta da capire di quale fratello del bisnonno Luigi fossero figli. I figli maschi di Giovanni Galantini furono quattro, oltre al bisnonno: Antonio (1818), Pietro (1819), Cesare Augusto (1828), Filippo (1831). Bisognerebbe andare al Vicariato a fare ricerche. O forse basterebbe trovare quella tomba al Pincetto.