Il povero Tito

Non c’è niente da fare, le cose non succedono per caso. Chiamiamole, se volete, coincidenze, ma insomma c’è qualcosa che non torna, o che torna troppo (a seconda dei punti di vista) nel verificarsi di più avvenimenti contemporaneamente o quasi.

Per tanto tempo non ho scritto di Tito Chierici, dopo il post relativo all’insulto sulla tomba della famiglia Galantini (per la verità Tito compare “di striscio” anche in altri pezzi, ma solo di striscio, appunto) e poi, qualche giorno fa, il cugino Luca mi racconta di aver trovato la tomba di Tito e me ne manda la foto. L’altro giorno, poi, tra le foto in soffitta viene fuori il ritratto di un uomo anziano, smunto, un po’ malmesso, con una dedica che sulle prime non riesco a leggere ma che poi rivela, senza alcun dubbio, l’identità del raffigurato come Tito Chierici (confermando anche quella, su cui non esprimevo assoluta certezza, della foto pubblicata in fondo al post ricordato all’inizio).

Tito Chierici

La dedica dice: “A Maria ed Enrico Galantini perché ricordino il povero Tito “. Nella foto i capelli sono più scuri che in quella già pubblicata, ma dev’essere comunque un Tito più o meno settantenne (e del resto morì a 73, essendo nato nel 1849), visto che nonno Enrico e nonna Maria si sposarono nel 1918.

Ora non mi resta che andare a portare un fiore sulla sua tomba al Verano.

Questa voce è stata pubblicata in Documenti e contrassegnata con , . Contrassegna il permalink.

Lascia un commento